Celebrazioni del V Centenario della nascita di Giraldi Cinzio
L’Università di Ferrara, in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Ferrara - Asssessorato alle Politiche dell’Istruzione, Attività e Istituzioni Culturali, con la Biblioteca Comunale Ariostea, con il Centro Shakespeariano e con l’Istituto di Studi Rinascimentali, promuove un Convegno di Studi per la celebrazione del V Centenario della nascita di Giambattista Giraldi Cinzio.
Sede del Convegno: Biblioteca Comunale Ariostea, Sala Agnelli, via delle Scienze, 17
Le principali opere del Giraldi Cinzio sono tutte consultabili online nel sito del Laboratorio di Linguistica dell’Università di Pisa, codificate per il progetto CiBIT, http://icon.di.unipi.it/ricerca/ferraratutti.html
Un ritratto dell’autore conservato nella quadreria dell’Università di Bologna è visionabile online.
PROGRAMMA
Mercoledì 1 dicembre
Ore 9.00
Presiede: Gianni Venturi (Istituto di Studi Rinascimentali)
- Walter Moretti (Università di Ferrara, Emerito), Dall’«Orbecche» al «Discorso intorno a quello che si conviene a giovane nobile e ben creato nel servire un gran Principe».
- Carla Molinari (Università di Firenze), ´Corretto e rescritto in forma grande’: Note sul codice Classe I 406 Ariostea dei “Canti XI dell’ Ercole” di Giraldi Cinzio.
- Angela Andrisano (Università di Ferrara), La «Lettera overo Discorso di G.Giraldi Cinzio sovra il comporre le satire atte alla scena»: tradizione aristotelica e innovazione.
- Irene Romera Pintor e Josep-Lluis Sirera (Università di Valencia), Desengaño y reacción en «La infelice Marcela» de Virués. Sus posibles fuentes giraldianas.
Presiede: Walter Moretti (Università di Ferrara, Emerito)
- Renzo Cremante (Università di Pavia), Aspetti metrici e formali delle tragedie giraldiane.
- Micaela Rinaldi (Università di Ferrara), Giraldi Cinzio, un poligrafo del Cinquecento.
- Giovanni Ricci (Università di Ferrara), L’altro Giraldi. Lelio Gregorio all’origine del relativismo culturale.
- Luigi Pepe (Università di Ferrara), Giambattista Giraldi Cinzio e gli Studi di Ferrara, Mondovì, Torino e Pavia.
Mercoledì 1 dicembre
ore 21:30
Centro Teatro Universitario
LETTURA SCENICA DELL’ORBECCHE
Laboratorio CTU 2, diretto da Horacio Czertok
Palazzo Strozzi, via Savonarola, 19
Giovedì 2 dicembre
ore 9.00
Presiede: Mariangela Tempera (Università di Ferrara)
- Stefano Jossa (Università di Napoli - Federico II), Politica e letteratura: la lotta all’eresia e la scoperta dell’America nell’Ercole.
- Laura Riccò (Università di Firenze), Il teatro “secondo le correnti occasioni”.
- Rosanna Gorris (Università di Verona), “Jean Baptiste Giraldy Cynthien, Gentihomme ferrarois”: il Giraldi francese.
- Paolo Caponi (Università di Milano Statale), La novella del Moro: Cinzio e Shakespeare tra intertestualità e ideologia.
- Patricia Kennan (Università del Piemonte Orientale), Il contributo di Giraldi Cinzio al dibattito critico-letterario nell’Inghilterra rinascimentale.
Giovedì 2 dicembre
ore 15.00
Presiede: Paolo Cherchi (Università di Ferrara)
- Riccardo Bruscagli (Università di Firenze), Il racconto del matrimonio negli «Ecatommiti» del Giraldi.
- Paolo Trovato (Università di Ferrara), Beatrice Bonsi, Maria Teresa Scaramuzza, Qualche scheda sulla tradizione manoscritta e a stampa del teatro giraldiano (Orbecche, Eudemoni, Egle).
Mostra documentaria
Presentazione e inaugurazione della mostra «In vaghissima scena et in lucidissimo specchio, le varie maniere del viver humano». Libri e documenti di Giovambattista Giraldi Cinzio alla Biblioteca Ariostea, a cura di Alessandra Farinelli (Servizio Biblioteche e Archivio storico)
Notizie biografiche
Battista Giraldi nacque a Ferrara il 30 novembre 1504. Presso lo Studio estense compì i suoi studi e tenne la cattedra di Retorica. Dopo la morte di Ercole II, di cui era stato segretario, perse il favore della corte e lasciò Ferrara per continuare la sua attività di insegnamento a Mondovì e Pavia. Rientrò nella città natale solo per morirvi il 29 dicembre 1573.
Seguendo una consuetudine umanistica, il Giraldi assunse il nome di Cinthio fin dall’inizio della sua carriera letteraria. I suoi scritti teorici (in particolare il Discorso intorno al comporre dei Romanzi e il Discorso intorno al comporre delle Commedie e delle Tragedie) offrirono contributi interessanti a un dibattito che, nel Cinquecento, coinvolse studiosi di tutta Europa. All’interno della sua produzione teatrale, l’Orbecche, rappresentata in casa dell’autore alla presenza del Duca nel 1541, ebbe un successo di pubblico insolito per l’epoca e rimane uno dei più riusciti esempi italiani di tragedia senecana. Una sua raccolta di novelle, Gli Hecatommithi, pubblicata nel 1563 e tradotta in francese vent’anni dopo, ebbe ampia diffusione in Europa e fornì a Shakespeare materia per “Otello” e “Misura per misura”.
[Fonte: Sito web dell’Università di Ferrara]